FONTI ALLE FATE - LA RISCOPERTA - 14.08.2010 - UNA BAMBINA, UNA DONNA E UN GATTO.

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RITA: DI TUTTO UN PO'

Rita Costagli Alias Ritrilly Slideshow: Ritrilly’s trip from San Miniato, Tuscany, Italy to 9 cities Paris, Livorno, Pistoia, Tirrenia, Cecina, Empoli, Marina di Pisa, Rosignano Marittimo and Cascina was created by TripAdvisor. See another Italy slideshow. Create your own stunning free slideshow from your travel photos.

SAN MINIATO - ARTE E SAGRA DEL TARTUFO - 21.11.2010

San Miniato - Arte E Sagra Del Tartufo - Nov'2010 Slideshow: Rita’s trip to San Miniato, Tuscany, Italy was created by TripAdvisor. See another San Miniato slideshow. Create your own stunning free slideshow from your travel photos.

PASSEGGIANDO PER MONTOPOLI IN VAL D'ARNO - 24.11.2010

mercoledì 10 novembre 2010

ASPETTANDO CHE SPIOVA... Riflessione Fotografica. sottotitolo: "Giovannino Sindaco" ??? : tra atto vandalico e/o contestazione politica scegliamo un richiamo alla CIVILTA'.

ASPETTANDO CHE SPIOVA...

Mi dirigo verso San Miniato.
Contravvenendo ai divieti, parcheggio in piazza del Duomo.
Ormai, sento che quei 3 mq di sterrato, mi appartengono, per quante volte mi sono recata a Messa ed a pregare nella Cattedrale, ma che ogni volta mi riserva qualche lieta novità:
-   storica (vedi le mie indagini, tuttora in corso, sul Cardinale Andrea Ghini de' Malpighi) o
-  spirituale (come quando ho conosciuto Don Luciano Marrucci o Giovanna Giolli, o cento altri episodi dalla valenza interiore e personale).
Pioviggina ed io non ho voglia di prendere l'ombrello, ho troppi fogli e borse in mano.
Mentre mi appresto a scendere la Scala del Duomo, che unisce le due più belle, artistiche e storiche piazze di San Miniato: Piazza del Seminario (Piazza della Repubblica) e la Piazza del Duomo ( o del Castello), alzo gli occhi su questo arco che sovrasta una porta laterale alla facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio.
Qui occorrerebbe convocare il mio e nostro amico SMARTARC, che probabilmente avrà già fatto studi in merito.
Queste pietre hanno tonalità di colore, caratteristiche chimiche, dimensioni e tagli diversi l'una dall'altra.
Ho pensato alla PIEVE DI BARBINAIA, che il gruppo di AMICI DI SMARTARC (tra cui anche io e la piccola Matilde), ha ricercato in una delle spedizioni, di qualche sabato fa, e credo di poter affermare che qualcuna di queste PIETRE, visibili in questo ARCO, possano provenire proprio da quella PIEVE, ormai distrutta e smarrita, la cui distruzione, ha costituito materiale da costruzione per varie chiese della nostra diocesi, tra cui San Germano a Moriolo, come afferma Don Luciano Marrucci, ecc.

Notasi come la borraccina si propaghi in certi punti e a certe altezze specifiche.

Questo muschio, dovuto alla grande umidità di questi continui episodi a carattere temporalesco, che contraddistinguono l'inizio di questo terzo millennio - clima, che ormai, somiglia sempre di più alla zona equatoriale terrestre e che favorisce la crescita della vegetazione - fa, appunto, da cornice e imprime nuovo e diverso colore alle antiche pietre.

(Spunto di riflessione
Ricordo, che pochi anni fa in televisione, gli scienziati e gli ambientalisti, si lamentavano che il polmone della Terra, l'Amazonia, stava andando distrutto, a causa dei continui e vandalici tagli di alberi da legna,  da parte di incontrollate multinazionali, abbattimenti che risultavano sproporzionati rispetto alla ricrescita naturale delle piante, con conseguente innalzamento delle temperature terrestri e aumento dell'inquinamento.
Non sarà, quindi, che questa pioggia incessante, possa permettere tale riequilibrio? 
Io credo che il sistema Terra si stia autoproteggendo dal Virus letale ---> Uomo.)
Aperta e chiusa parentesi.
Il portone verde fa pan-dan con il muschio o viceversa.
Mi emoziona gettare lo sguardo in alto verso questo scorcio angolato della facciata della Cattedrale. 

Questo modo di costruzione non precisa, ma al tempo stesso, perfetta combinazione di elementi di varia tipologia e natura, è, a parer mio, sinonimo della Chiesa stessa e di coloro che ne fanno parte, ossia una moltitudine di persone di varia provenienza, razza e cultura, ma che insieme, formano appunto la Chiesa: in un solo corpo, un solo spirito, una sola fede che ci accomuna tutti noi cristiani cattolici, in Cristo Signore Gesù. 
(vedi canto dal sito: http://www.cybermidi.net/:
Un sol Corpo, un sol Spirito
di S. Martinez
Sol   Do/sol   Fa/sol   Do/sol_Fa/sol_Do/sol  (2v)

Re4/7  Sol                La-7 Sol
Un sol corpo, un sol Spirito, 
  Do Re4/7Sol
un solo Signore,
Do Re Si-7 Mi-  La7          Re7
una sola fede ci accomunerà. ... )

Scendendo la Scala del Duomo sulla destra si trova una porta con delle scritte latine.
Interessanti, mi risultano, i fregi scolpiti sulla pietra della testata e sulla scritta CAPLO, osservo il simbolo dell'omega: alfa e omega, principio e fine.
Ma non mi dilungo su queste scritte, salvo approfondire in un secondo tempo.
Originale è il "design" di questo portone color amaranto, butterato in maniera caotica, sede dello studio medico odontoiatrico del DOTT. M. PETTINA'. (Non so se è ancora in attività!)

Più in alto e più spostata verso la piazza del Seminario, si trova un'altra epigrafe, in latino, su Filippo Bondelmonte Sanminiatese, di cui la data sta scomparendo e che è stata QUESITO DI UN QUIZ SANMINIATESE in SMARTARC su FACEBOOK.

Alzo gli occhi sopra la Porta Butterata e sopra la lapide, osservo il terrazzino della residenza vescovile, che mi ispira quello di Giulietta e Romeo ed al posto di quel cavo nero ciondoloni immagino la treccia mora dell'amante veronese, gettata al suo amato, per farlo salire nel loro nido d'amore.
Amo fotografare i riflessi degli edifici storici nelle pozze dell'acqua piovana.
In genere camminando, guardo avanti, scruto spesso solo ciò che rimane nell'ambito dell'altezza del  mio viso o del mio busto e solo se motivata mi spingo oltre, ma la macchina fotografica e la pioggia mi danno questa possibilità.
Penso che questa cosa capiti un po' a tutti. Quando piove, camminando, stiamo attenti a non bagnarci le scarpe, ma non notiamo cosa è riflesso in quello specchietto d'acqua, se il cielo o un'opera d'arte.
Io adoro i giochi ottici naturali, gli specchi inediti e passeggeri, come ogni attimo della nostra vita.
Ultimamente, non correggo più le mie foto, le accetto così come sono: storte, imprecise, sotto o sovraesposte, vivo l'attimo e l'emozione del momento in cui le ho scattate.
Il solco e l'erbetta, le pietre scavate e consumate dal tempo, l'asciutto ed il bagnato, sono la cornice di questa immagine riflessa e contraria della Cattedrale e del palazzo Vescovile, sul quale si affaccia, angolarmente disposto, un lampione.
Quando piove, i colori degli intonaci sono più marcati, ravvivati dall'umidità che impregnano. Così si può notare la differenza tra le tonalità di rosa di questa e l'altra facciata, il rosso dei mattoni della Cattedrale, su un cielo plumbeo e quasi ignoto.
Mi emoziona questa facciata, affrescata dal pittore fucecchiese Francesco di Pietro Chimenti, con le sue figure allegoriche dentro i medaglioni e le iscrizioni in latino dei Padri della Chiesa, base e ispirazione delle vocazioni sacerdotali e non, su cui Don Luciano Marrucci, ha più volte pubblicato, tra cui l'ultima: una  traduzione delle stesse in 4 lingue (Italiano, francese, inglese e tedesco) che consiglio a tutti di leggere e visionare. In alternativa al plico (ma naturalmente non è la stessa cosa!) si possono leggere sul sito:
o scaricare in formato zip, però con la sola traduzione in italiano:
Sono già pronti anche gli stand per la Sagra annuale del Tartufo Bianco nostrano.
Questa umidità ha certo i suoi lati negativi: si delineano danni ingenti alle facciate in questo punto, dove probabilmente ci sono state e continuano ad esserci perdite dalle tubazioni di scolo e /o infiltrazioni, provenienti, probabilmente, dal giardino pensile del Vescovo, meravigliosa oasi che si affaccia sul Seminario e preclusa alla vista di molti.
Mi sono sempre chiesta, mentalmente, ma senza esprimerlo, cosa possano rappresentare quei pioli bianchi e rossastri, inseriti dal pittore Chimenti in quella fascia che separa il piano terreno e gli archi dai due piani superiori finestrati e che si evidenziano nell'intramezzo inferiore tra una finestra e l'altra del primo piano. E' solo un abbellimento artistico o rappresenta qualcos'altro? (Sono gradite risposte in merito!)

Mi dirigo verso il Palazzo Comunale, dove devo recarmi all'ufficio protocollo, venendo a conoscenza dell'assenza di quasi tutto il personale, per Assemblea Sindacale tenutasi presso l'atrio della Residenza per Anziani del Campana Guazzesi, per cui non posso ritirare dei certificati all'ufficio anagrafe, ne conferire con l'Ufficio del personale.
Ancora specchi d'acqua, di fronte al Palazzo Pretorio o Comunale, riflettono immagini di edifici sacri e cari ai miei ricordi passati: ossia la Chiesa del Santissimo Crocifisso di Castelvecchio, dove il 29 dicembre 1991, mi sposai.
La piccola Croce sulla facciata del S. S. Crocifisso si staglia anche sul grigio di questa pozzanghera.... ed è tutto dire: anche nel buio o nell'opacità di una giornata bigia, una luce riflette per tutti.
Alla destra del Santissimo Crocifisso, la rocca imbronciata e cupa, sventola la bandiera italiana in ricordo della Festa del 4 novembre, data in cui si concluse la Prima Guerra Mondiale e Festa delle Forze armate Italiane. 
Un po' di sano patriottismo non guasta, ma la data del 4 Novembre mi è ancora più cara, perché si festeggia San Carlo Borromeo, ed è quindi l'onomastico di mio padre Carlo Alberto, che veglia su di noi dal cielo e ci protegge.
Anche le pietre, a retta del bellissimo santuario del Crocifisso (venerato come Miracoloso) e della scalinata, sono annerite dall'umidità, ma il Cristo Risorto, sbanca il Jackpot con il suo candido carnato e la sua mano destra alzata, a rammentarci che Lui c'è sempre.
E avvicinandomi, alla statua del Risorto, ecco, ai miei occhi appare una scritta nera, che niente ha a che fare con l'architettura e la scultura, con l'arte e la storia, ma con il menefreghismo vandalico della nostra cultura moderna.
"Giovannino Sindaco"... ???
Io, che resto sbigottita,  rispondo con le parole dell'epigrafe:
CHRISTUS 
RESURGENS EX MORTUIS
JAM NON MORITUR
EPILOGO:
Potrebbe essere stata una ragazzata, ma questo non basta a giustificarsi.
Per fare propaganda politica, ci sono altri mezzi e metodi (se questo è stato l'intento di chi ha scritto quelle parole sulla lapide).
Basterebbe che l'autore della scritta, prendesse lo stesso pennarello indelebile e lo usasse per scriversi sulla propria fronte quelle stesse parole, così che chiunque lo incontri, possa leggere il motto di propaganda o di contestazione politica che egli sostiene, senza sciupare i tesori artistici, che sono di TUTTI i Sanminiatesi, non solo quelli di sinistra o di quelli di destra o di centro, ma anche di quelli che credono nel valore delle opere d'arte sacra e/o profana come bene di tutta la comunità.
L'Italia, (almeno per ora!!!) è un paese libero di espressione, per cui:
diamo a CESARE ciò che è di CESARE e a DIO ciò che è di DIO 
e smettiamo di sciupare quello che abbiamo, per inutili e dannose forme di protesta.

Concludo, dicendo che NON SONO UNA MORALISTA, sono una SANMINIATESE che come molte altre AMA IL NOSTRO PAESE; e in qualche maniera sostiene e promuove la CULTURA, la STORIA e l'ARTE di SAN MINIATO perchè sia un BENE DI E PER TUTTI, a tal fine, cito x esempio: 
SMARTARC e suoi satelliti paralleli, DON LUCIANO e tutti i suoi collaboratori, ANNA BRASCHI e coloro che ogni settimana si occupano volontariamente di PULIRE I VICOLI CARBONARI, ecc. ecc. ecc.  per cui INVITO a SOSTENERE COLLABORATIVAMENTE questa NOSTRA BELLA CITTA' e saluto con una frase francescana: Pace e Gioia a tutti. 
Rita Costagli.

5 commenti:

  1. Molto intenso... leggere il tuo racconto è stato come passeggiare insieme su quello stesso tragitto e condividere le tue emozioni.
    Giovannino, probabilmente, non ha niente a che fare con la politica e il suo "elettore", evidentemente, non ha niente a che fare con la religione. Più in generale, questi giovani frequentatori del pub non hanno niente a che fare con qualsivoglia forma di ideale, e questo è molto triste.
    Infine i pioli bianchi e rossi. Secondo me... non sono proprio dei pioli. Ho sempre pensato si trattasse degli interspazi tra le colonne della finta balaustra, per questo hanno lo stesso colore dello sfondo. Tuttavia è vero che traggono in inganno perchè non tutti corrispondono esattamente allo sfondo.

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  2. Ciao Rita!
    Riguardo ai "pioli", che personalmente non ho capito di cosa si tratti, credo ti abbia risposto correttamente Alessio. Aggiungo che si tratta di una cornice sulla cornice, un modo per non far "galleggiare" le finestre.
    Riguardo alle pietre dell'arco, purtroppo devo smentirti. Non vengono assolutamente da Barbinaia. Per due motivi, uno di carattere materico, l'altro di carattere politico-amministrativo.
    Il primo è semplice. Basta confrontare i due tipi di pietra e scopri che quelle del Duomo sono arenarie sedimentarie, infatti si "esfoliano" mentre quelle di Barbinaia non lo sono. La seconda è che il Piviere di Barbinaia fu inglobato in quello di Corazzano, quindi le pietre, sia per Corazzano che per Moriolo furono trasportate all'interno della stessa cellula religiosa-amministrativa che è il piviere. San Miniato invece faceva parte del Piviere di San Genesio.

    A presto

    Francesco

    PS Ma qualcuno non doveva portare qualcosa al Caffé Centrale?

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  3. Grazie ad Alessio Guardini e a Smartarc per i commenti e per le precisazioni.
    Riguardo al PS...
    Ci sono degli impedimenti di carattere logistico e personale, forse entro la fine della settimana .

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  4. Sono invitato a dare un commento. Se fosse un valutazione sarebbe più facile: 7+.
    Ma so che non basta. Intanto non posso esimermi
    dall'esprimere gratitudine per l'apprezzamento espresso per alcuni miei apporti.
    Mi riservo di postare commenti più articolati in questo blog.
    Soprattutto mi complimento con Rita per questa straordinaria capacità di far parlare le cose.

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  5. La gratitudine è ricambiata.
    Ho saputo che ci sarà la consegna di una medaglia, per un quiz risolto.
    L'Abbas Nullius è l'unico che continua a consegnare dei veri premi ed anche dei buoni voti.

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